Il piede nella vacca da latte riveste un ruolo fondamentale per la locomozione dell’animale che deve produrre latte e restare gravido il quale necessità di muoversi nella stalla tra la corsia di alimentazione e la zona di riposo alternando appunto riposi a pasti più o meno brevi.
Il riposo deve garantire almeno 720 min giornalieri, tuttavia la presenza di zoppie può impattare generando riposi prolungati, cambiando la frequenza e la corretta alternanza tra pasti e riposi, generando cadute del pH ruminale e ricadute importanti su microbiologia e biochimica ruminale oltre che a cascata sulla salute dell’astuccio corneo dei due unghioni.
Quanto detto dimostra l’importanza del benessere animale e della nutrizione nella salute del piede che rappresenta, dopo bassa produzione ed infertilità, la principale causa di riforma precoce negli animali.
Anche il numero di avvicinamenti e la disponibilità 24h dell’unifeed giocano un ruolo importante come anche le somministrazioni giornaliere.
A dimostrazione della stretta relazione tra nutrizione e salute del piede possiamo portare l’esempio della laminite, tipica patologia dell’unghia che affligge le bovine quando sono fresche di lattazione e nell’immediato postparto.
Infatti tra la terza falange e l’articolazione la vacca ha un cuscinetto sottostante, fatto di lipidi strutturali (fatto di “grassi”) che svolge l’importante funzione di attutire i contraccolpi ma se le vacche perdono peso nella transizione, perché colpite da BEN (bilancio energetico negativo),anche questo cuscinetto si assottiglierà rendendo la suola molto più esposta.
La razione per prevenire le zoppie deve essere bilanciata preservando il benessere ruminale, chiaramente carenza di fibra strutturata ed eccessi in NFC (carboidrati non strutturali quali amidi, zuccheri etc.) possono creare scompensi pericolosi.
Ma anche insilati e foraggi mal conservati possono essere responsabili dell’apporto di indolo, scatolo, putrescina e altre ammine biogene oltre che della produzione di istamina (potente vasocostrittore che porta ad ipossia dei tessuti e distruzione della lamina); anche le micotossine possono danneggiare il piede.
Quindi l’attenzione nella cernita degli alimenti e la prevenzione attraverso agenti in grado di controllare fermentazioni anomale e muffe ad esempio Mycotec assumono un significato importante, infatti il Flemmone può essere sostenuto da batteri necrofori ma anche trovare condizioni favorevoli in presenza di edema, corone arrossate provocate da cambi di trincea ed alimenti non perfetti.
Anche biotina, rame e zinco giocano un ruolo importante nel prevenire e favorire la guarigione dalle zoppie.
Uno studio pubblicato su J. Dairy Science del 2003 (Bergsten etal.) ha dimostrato confrontando un gruppo di controllo ed un gruppo trattato per via alimentare con 20 mg/giorno di biotina che nel gruppo trattato gli animali avevano un accrescimento più rapido dell’unghia, la metà delle emorragie della suola; oltretutto la produzione di latte è stata maggiore di 481 kg e con 25 Kg di grasso in più.
Per raggiungere questi obiettivi nutrizionali il servizio tecnico Nutriservice ha creato Nutriped una specialità studiata per garantire la nutrizione clinica del vivo del piede ed un migliore ambiente ruminale; non a caso il microbiota ruminale è lo specchio autentico della salute dei piedi.
Il rame per via alimentare è importante per la produzione del tessuto corneo ma anche per i bagni medicati, infatti andrebbe alternato ad altri presidi, utilizzato soprattutto nel periodo estivo quando temperature ed acqua in corsia favoriscono l’intenerimento dell’unghia.
Si consiglia di utilizzare a tale proposito vasche lunghe 2,5-3 m e profonde 25 cm, impiegando solfato di rame
di Dalmasso Sponsale
Salute del piede bovino e nutrizione
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